Lisbona

di Patrizia Varetto

Da città depressa e isolata, Lisbona si è trasformata in una delle capitali del turismo europeo.
Peccato. Le “invasioni barbariche” non giovano alle città che avrebbero diritto al massimo rispetto per poter tramandare intatti i tesori che custodiscono.
Detto questo, Lisbona è stupenda anche se un tantino affollata. Per conoscerla un poco (solo un poco, un assaggio) occorrono almeno tre giorni interi. Per entrare nell'atmosfera, cercandola laddove è sopravvissuta, parecchi di più, e forse qualche lettura prima del viaggio. Non solo Pessoa e Camoes, ma anche Tabucchi e Petri per citare qualche contemporaneo di più facile approccio.
Gli itinerari sono quelli suggeriti dalle guide turistiche: non c'è nulla da inventare. Basta una Lonely Planet, anche se avrei da ridire su alcuni suggerimenti relativi, per esempio, ai ristoranti e allo shopping. Ma per questi ambiti, lo si sa, è meglio affidarsi al passaparola.
Ecco, comunque, i miei itinerari con qualche osservazione/consiglio personale.

Il giro sul famosissimo tram 28 per attraversare il quartiere dell’Alfama è senz'altro da fare ma con un avvertimento: questo trabiccolo sferragliante, con non più di 20 posti a sedere, va preso al capolinea in Praça Martin Moniz non oltre le 9,00 del mattino.  Se arrivate tardi preparatevi a interminabili code. Se riuscirete a salire, rischiate di restare in piedi, appese alle maniglie di cuoio, stipate come acciughe. Non solo non vedrete nulla, ma considerato che questo tram è una specie di ottovolante, dopo 40 minuti scenderete con lo stomaco rivoltato e i nervi a pezzi.
Potete però scendere al Miraduro de Santa Luzia e inoltrarvi nel ripido saliscendi delle viuzze e delle scalinate dell’Alfama. Faticoso ma molto suggestivo.
L’Alfama è un quartiere risalente alla dominazione araba, l'unico rimasto in piedi dopo il terremoto catastrofico del 1755. Per arrivarci, se non volete salire sul tram 28, prendete un taxi: la salita è parecchio ripida. In quest'area c'è molto da vedere. A partire dal Castelo de São Jorge, fortificazione risalente all' XI secolo con splendida vista su tutta Lisbona.
Poco più in basso vi aspetta un gioiellino: il Museu de Artes Decorativas stracolmo di tesori e affacciato sul Miradouro di Largo das Portas do Sol.
Una volta rifocillate in uno dei bar con vista, ripartite verso la Chiesa de São Vicente de Fora, fondata nel 1147, e concentratevi sul Chiostro: un'autentica meraviglia, tripudio di azulejos bianchi e blu. Da qui potete raggiungere in pochi minuti il Panteão, attraversando, se siete fortunate, un vasto mercato delle pulci dove si possono trovare azulejos molto belli, risalenti al Sette/Ottocento, e oggetti curiosi.
Mentre siete in questa zona, prendete un mezzo pubblico o un taxi e spingetevi sino al Museu Nacional do Azulejo che racconta 500 anni di storia portoghese attraverso la maestria degli artigiani. Ma non solo, in questo edificio all'apparenza modesto si nasconde una sorpresa: una cappella-bomboniera barocca che non si può non vedere. Da sola vale il viaggio.
La meritata pausa fatela nel caffè del museo che si affaccia su un rigoglioso cortile colmo di magnifiche piante.

Barrio Alto e Chiado.
Prendete l'Elevador de Santa Justa, un “ascensore”, realizzazione dell’architettura degli ingegneri di inizio Novecento (l'unico di questo tipo, gli altri elevadores della città sono in realtà delle funicolari) e salite al Convento do Carmo, un edificio gotico del XIV secolo distrutto dal terremoto del 1755, di cui restano in piedi l'affascinante ossatura e alcune cappelle interne.
Gironzolate un po' tra le stradine del quartiere e visitate la Chiesa di San Rocco e l'omonimo Museo. Da lì imboccate Rua São Pedro de Alcantara e arrivate in pochi minuti al Miradouro omonimo, da cui potrete ammirare la città distesa ai vostri piedi, fino al Tago. Poi prendete la cremagliera Elevador da Gloria e scendete in Praça dos Restauradores. Al Miradouro, se avete tempo, tornateci con il buio. La vista è incantevole.

Rossio-Baixa
Una lunga e lineare passeggiata vi porterà da Praça dos Restauradores, a Praça Dom Pedro IV (detta “Rossio”).  Arrivate al Rossio, deviate per Largo de São Domingos e visitate l'omonima chiesa. Nel piccolo localino, il più famoso della città che si trova sullo slargo, scolatevi in piedi la famosa ginjinha (il liquorino alle ciliegie) e spingetevi nella vicina Praça da Figueira con i suoi negozietti.
Da lì imboccate le commerciali Rua  Aurea o Rua da Prata e arrivate fino alla meravigliosa Praça do Comércio, cuore spirituale e geografico di Lisbona, sulle rive del Tago.
Organizzate, a seconda del tempo che avete a disposizione, delle passeggiate nei vari quartieri.
Molto bella, verso sera, la zona di Largo do Chiado, da cui si può tornare verso la Rua Aurea, percorrendo la trafficata ma elegante Rua Garret con una irrinunciabile pausa allo storico Café A Brasileira
Oppure, sempre da Largo do Chiado risalite per Rua da Misericordia, e se vi va, fermatevi all'Espaço Chiado, al
numero civico 14, per un breve spettacolo di fado di qualità che si tiene tutte le sere alle 19,00. 
Oppure virate verso Cais do Sodré, risalendo Rua de São Paulo, fino all'Elevador da Bica che vi porterà al Miradouro de Santa Caterina. L'elevador da Bica è da non perdere! Come una pausa nel bar/ristorante Pharmacia.
Tenetevi mezza giornata per andare a Belem (che raggiungerete con una specie di metropolitana di superficie che si prende alla stazione Cais do Sodré) per visitare l’imperdibile Mosteiro dos Jeronimos e la Torre di Belem, edifici dall’unico, mirabolante stile manuelino, che con i suoi eccessi decorativi celebrano con una certa arroganza la passata potenza portoghese.
Una cosa rapida ma davvero singolare. Prendete la metropolitana al Rossio e scendete alla stazione Parque.  Non serve uscire: fuori non c’è nulla di eccitante. Ma la stazione è bellissima, decorata di azulejos, opera di due artisti contemporanei, sul tema dello spirito umano, delle scoperte geografiche e degli animali immaginari. Atmosfera suggestiva.

 
Curiosità
C'è un posto che dovete vedere: è Casa Alentejio, non nota ai turisti, in Rua das Portas de São Antao 58 a pochi passi da Praça da Figueira. Da fuori un edificio ordinario, ma provate a entrare... e spingetevi sino alle sale del ristorante

Per chi ha un po' di tempo in più, consiglio caldamente:
-la vista di Lisbona dal Tago, in battello (solo entro ottobre e poi da aprile) è un punto di vista diverso
-una gita a Sintra e da lì a Cap du Roc e Cascais per annusare l'Oceano e immaginare le grandi, regali navi in partenza per nuovi mondi.


Consigli per bloomers:

Hotel
Attenzione nella scelta: molti quartieri sono rumorosi o scomodi. La scelta migliore è su Avenida da Libertade, la più elegante e ampia strada di Lisbona. E' centrale, in dirittura aeroporto, e piena di alberghi confortevoli. Noi consigliamo Inspira Santa Marta, Rua Santa Marta, 48. Hotel all'insegna della sostenibilità, con ottimo ristorante che serve cibi biologi, spa interna con accesso gratuito a sauna e bagno turco.

Ristoranti 
- Carmo, Rua da Oliveira do Carmo, 1 (circa 20/30 euro, ottimo livello)
- Chao de Pedra, Rua de São Filipo Neri 18-20 (non turistico, defilato)
- Frates dos Mares, Avenida Don Carlos 55 A (gettonatissimo, da prenotare dall'Italia)
Per chi volesse sperimentare ambienti veramente popolari ma con ottima cucina, in cima alla funicular da Bica c’è Casa Liège. All’Alfama (rua Regueira 37) c’è A Morgadinha de Alfama

Pasticcerie
Impedibili i pasteis (singolare, pastel) de nata, dolcetti alla crema buoni dappertutto, ma se andate al Mosteiro de los
Jeronimos, fate la coda pur di entrare alla Antiga Confeitaria de Belem (due passi dal monastero). I pasteis sono meravigliosi e la pasticceria è un dedalo di sale con azulejos.
In Praça da Figueira, alla Confeitaria Nacional, prendete il tè o la cioccolata (che è molto tipica) con le classiche
torradas (pane ultrasoffice tostato e imburrato) che è il must locale.

Trasporti
Se si è in gruppo, conviene decisamente il taxi che a Lisbona è economico.
Conveniente anche la tessera giornaliera (6 euro) che consente per dodici ore di usare tutti i mezzi pubblici, comprese le funicolari, il cui costo a corsa è di euro 3,50.
Attenzione: dimenticatevi i tacchi. Scarpe basse comode! E' tutto un salire e scendere. E poi la calçada portugueisa, tipica pavimentazione di strade e marciapiedi, è molto sconnessa e scivolosissima in caso di pioggia.