di Cinzia Rita Gaza
Il maggiore richiamo delle Landes d’Aquitaine è quello della spiaggia, poco meno di 200 km ininterrotti di sabbia bianca e finissima, quella che quando ci si cammina sopra scricchiola sotto il passo come neve fresca. Spiaggia bordata da dune dietro le quali si estende la foresta di pini e querce, solcata da centinaia di chilometri di piste ciclabili remote dalle
strade carrozzabili. Gli accessi alla spiaggia sono pochi e molto distanti tra loro (in media una decina di chilometri), per cui chi ha voglia di camminare può facilmente ottenere una solitudine da naufrago anche a ferragosto. Fatti salvi alcuni centri modaioli, il grosso dei villaggi costieri è frequentato da giovani non discotecari e da adulti (anche stagionati) non sedentari. Abitini, tacchi e maquillage sono irreperibili. Dominano felpe e infradito. Il casual, più che una scelta di stile, è un necessario adattamento ambientale: la sera, il vento di nord-ovest lascia poco spazio a pizzi e merletti. I bar e i ristoranti sono a misura degli avventori: semplici e vivaci.
Passo qui le mie estati da oltre tre decenni, da quanto, nelle mie ansiose letture di neomamma, avevo letto che i pediatri francesi consigliano la costa oceanica piuttosto che quella mediterranea. Questione di clima, di sali benefici che l’ocean spray sprigiona. Fatto sta che il mio primogenito ha compiuto sei mesi sulla Grand Plage di Biarritz mentre sua sorella ha trovato fin da molto piccola irresistibilmente divertente farsi travolgere dalle ondate, da cui emergeva ridendo sgangheratamente. Oggi, da giovani adulti e da surfers, frequentano ancora la location per i fatti loro, con i loro amici, vittime della stessa fascinazione che ha colpito i loro genitori.
L’oceano è qualcosa di diverso dal mare. L’acqua è fresca, non gelida ma comunque tale da essere sconsigliata agli amanti del Mar Rosso. Le onde, orlate dal bianco della schiuma, hanno un respiro profondo. La marea, ogni sei ore, stravolge il paesaggio formando e subito cancellando vaste piscine di acqua calma, riducendo e ampliando notevolmente la spiaggia. La bassa marea stende un largo e spesso tappeto di conchiglie, che l’alta marea si porta via. L’onda, anche quando non è alta, ha una forza sorprendente. Tutto è mutevole e mai ci si stanca di contemplare questa vastità.
Il posto è ideale per chi ama l’attività fisica. La bicicletta e il surf la fanno da padroni, ma chi, come me, ama correre troverà chilometri di strade sterrate nella foresta, vietate al traffico. Correre in perfetta solitudine, respirando il profumo della resina, con il vento che mugghia tra gli alberi è esaltante. Poi c’è il grande lunapark dell’oceano.
Tuffarsi nelle onde o farsi travolgere offrono l’adrenalinica esperienza di quello che, con felice espressione, un mio amico ha definito “idromassacro”.
La costa landaise si trova sul primo meridiano ovest. Questo significa che, nonostante abbia la stessa ora dell’Europa centrale, si trova a oltre un fuso orario a ovest. In conseguenza di ciò, al mattino il sole se la prende comoda, ma la sera non se ne vuole proprio andare. A metà agosto, il tramonto (spesso veramente spettacolare) è all’incirca alle 21,30 e il crepuscolo è lunghissimo.
Il clima è all’insegna dell’assoluta variabilità, anche se prevalgono nettamente i giorni di sole. Tuttavia anche le belle giornate hanno vistose differenze di temperatura e l’escursione termica tra il giorno e la notte è apprezzabile. Ogni tanto una qualche perturbazione atlantica passa e va, non senza offrire lo spettacolo della sua potenza.
In buona sostanza, mi rendo conto che molti di quelli che per me sono argomenti a favore della scelta di questa località potrebbero per molte orecchie suonare dissuasivi. A ciascuno il suo e il “mio” è questo.
Consigli
Viaggiare
La costa landaise è poco servita dai mezzi pubblici. Il treno passa a una cinquantina di km all’interno e gli aeroporti sono solo all’estremità nord e sud, a Bordeaux e a Biarritz. Del resto, la macchina è indispensabile quando ci si trova qui, dato che le distanze a livello locale sono considerevoli. La bicicletta unisce l’utile al dilettevole. Se non avete voglia di caricarvela sul tetto, potete affittarla in loco. I ciclisti duri e puri sappiano che esiste la Vélodyssée, una pista ciclabile in massima parte lontana dalle carrozzabili che va dal Pas de Calais fino al confine con la Spagna, passando per le Landes.
In valigia
Oltre alle solite cose da spiaggia, conviene avere capi pratici e di peso differente, dalla canottiera al pile passando per la felpa, senza trascurare una giacca impermeabile. Rammento che le farmacie francesi sono assolutamente tassative quanto a farmaci che richiedono la prescrizione, per cui non è una cattiva idea mettere in valigia quelli “che non si sa mai”.
Dormire
Gli alberghi sono pochi, mentre abbondano i campeggi dotati di chalet, bungalow eccetera. Si trovano anche ville e appartamenti in affitto settimanale. Comunque è necessario prenotare a gennaio-febbraio, dato che (per fortuna!) la ricettività complessiva è piuttosto contenuta.
Mangiare
Siamo nel paradiso del ghiottone. Al mercato i produttori vendono le ostriche a 3-4 euro la dozzina e i formaggiari dei Pirenei arrivano con i loro fantastici pecorini. Crostacei e coquillage sono ovunque ottimi e poco costosi. Inoltre la regione è famosa produttrice di foie gras e di confit de canard. Tra i dolci, il gateau basque è degno di menzione.
Gite nei dintorni
Le Landes d’Aquitaine sono una zona di insediamento relativamente recente, a seguito della gigantesca opera di bonifica voluta da Napoleone III. Pertanto, la regione non ha tesori culturali, anche se le tipiche fattorie sono davvero graziose. Per lustrarsi gli occhi bisogna uscirne. A sud. St. Jean-de-Luz, Biarritz e San Sebastian sono tre gioielli, a poca distanza l’uno dall’altro. A nord Bordeaux merita una passeggiata. St. Emilion è un villaggio particolare e bellissimo.
Shopping
Qualche scatola di foie gras, di confit de canard e di pâté vari sono normalmente ottimi souvenir e apprezzati regali. Da non trascurare è il Floc de Gascogne, un aperitivo tipico locale a base di succo d’uva e Armagnac, da gustare molto freddo con formaggi “importanti” o con foie gras. In ultimo, nella parte meridionale delle Landes che già fanno parte dei Paesi Baschi, consiglio l’acquisto della meravigliosa biancheria da casa in tela basca, soprattutto tovaglie, ma anche grembiuli e canovacci.