di Cinzia Rita Gaza
La Francia del sud è nota anche a chi non ci è mai stato. Dai quadri degli impressionisti, dagli scatti di grandi fotografi, le immagini dei campi di lavanda e delle piazzette con i platani si sono fissate nella nostra mente tra i paesaggi famigliari. Ma noi vi consigliamo un viaggio alla scoperta di un’area rimasta a margine dei grandi itinerari. Si tratta di un angolo della Languedoc, detto Pied des Cévennes, a nord di Montpellier. Un tour da fare necessariamente in macchina, possibilmente nella tarda primavera, che esalta il paesaggio ora aspro, tra gole e dirupi, ora addolcito dai vigneti. Un viaggio alla scoperta di villaggi incantevoli e sconosciuti al turismo di massa.
Facciamo base a Sauve, un villaggio medievale (ma di origine gallica) a strapiombo sul Vidourle, un fiume limpido e tranquillo ma dalle imprevedibili piene. Il borgo, assolutamente intatto, è tutto un susseguirsi di viuzze e scalinate che si aprono a sorpresa su piazzette alberate e giardini rigogliosi. Una gagliarda risorgiva (tipica del territorio carsico, che a seconda delle piogge può diventare impetuosa) sgorga nel cuore del paese e si getta nel fiume, creando un affascinate gioco d'acqua.
Da Sauve si percorre la verde valle dell'Hérault che a un certo punto si restringe formando gorges spettacolari di bianca roccia calcarea dalle forme tormentate, profondamente scolpita dalla corrente del fiume. Le gorges finiscono bruscamente e la loro asprezza si apre e si distende in un sorprendente, quieto laghetto balneabile, bordato di spiaggette. Un dettaglio: in primavera l’acqua dell’Hérault è più calda di quella del mare.
A pochi chilometri a monte delle gorges si erge Saint-Guilhem-le-Désert, un vero gioiello, patrimonio dell'UNESCO, censito tra i più bei villaggi di Francia. L'abitato si snoda lungo una valle dominata a destra da una falesia rocciosa, a sinistra da alture verdi di querce e pini. Regno di quiete e silenzio, tappa sul cammino di Santiago, il borgo sorge a lato di viuzze parallele che, a un certo punto, si aprono in un'imprevedibile, ampia e bellissima piazza, in cui un platano sontuoso offre ombra ai dehors dei caffè. La stretta e severa facciata della chiesa abbaziale romanica di Gellone introduce in un interno severo e solenne, da cui si accede al chiostro. Qui lo spettacolo è mozzafiato: un unico sguardo coglie la sobria ed elegante architettura del chiostro e l'alta falesia rocciosa che lo sovrasta, in una perfetta fusione tra paesaggio culturale e naturale. Dalla piazza si dipartono numerosi itinerari per escursioni attraverso paesaggi stupendi.
A nord-ovest di Saint-Guilhem-le-Désert si spalanca (è il caso di dirlo) il Cinque de Navicelle, impressionante e suggestivo canyon circolare sul cui fondo un quieto villaggio medievale sorge accanto al piccolo e limpido fiume che ha scavato il Cinque e che ne esce con una bella cascata sprofondata nel verde.
A nord di Sauve, circa 20 km di strada panoramica, si trova la Bambouseraie d'Andouze, una riserva botanica di 15 ettari in massima parte coperta dalle più diverse varietà di bambù. L'atmosfera è quella di una profonda rilassatezza, complice l'attenzione al Feng Shui che ha guidato la realizzazione della riserva. Vi si trovano inoltre rari alberi centenari, un giardino di ispirazione giapponese, un villaggio laotiano, un giardino acquatico e le belle serre del 1860, in cui si possono ammirare le più straordinarie varietà di piante carnivore. Un'ampia boutique vende i più disparati oggetti fabbricati in bambù, dalle posate alle maglie fatte con la loro fibra, dai giocattoli alle canne da pesca e a una grande quantità di oggetti d'uso.
A una trentina di km a est di Sauve si trova Uzès, il più antico ducato di Francia. La cittadina medievale turrita e porticata, possiede numerose piazzette ombreggiate dai platani, tra cui la bella piazza del mercato, la suggestiva cattedrale di St. Théodorit e il palazzo ducale, Per le golose: c'è anche il museo Haribo, la fabbrica delle celebri caramelle gommose a forma di orsetto. A una manciata di chilometri, appena fuori di Uzès, si trova il Pont du Gard, il celebre acquedotto romano.
Se la stagione lo consente, non mancate di fare il bagno nell'acqua limpida (ma non fredda) del fiume, ai piedi delle imponenti arcate. Anche qui si riesce a godere di natura e cultura in un colpo solo.
Ovviamente dipende da quanto tempo avete deciso di dedicare a questo viaggio, ma se avete un giorno in più vale la pena di fare rotta verso Arles, a meno di un'ora di macchina da Sauve. Ad Arles si va per vedere l'arena romana, in ottimo stato di conservazione, e il vivace quartiere che la circonda. Ancora più affascinanti e assolutamente imperdibili sono gli Alyscamps, una necropoli romana immersa nel verde e nel silenzio al cui interno sorgono anche le suggestive rovine di un'abbazia romanica. Ad Arles, però, si va anche per godere della sua luce, quella luminosità che ha sedotto Van Gogh. A questo punto, la Camargue è molto vicina. Potete raggiungere Saintes-Maries-de-la-Mer, il villaggio meta della festa annuale degli zingari, con le sue case bianche e la chiesa fortificata, e Aigues-Mortes, formidabile città fortificata che sorge nel mezzo delle saline.
Dove dormire
Il Mas Pigné è un B&B convenzionato con il Club delle Bloomers (www.maspigne.com). Il Mas dispone di tre grandi camere con mobili d’epoca e caminetto e di un appartamento a 4 posti-letto. L’accoglienza è calorosa.
Shopping
I mercati dei villaggi del circondario offrono eccellenti prodotti del territorio, tra cui il Pelardon, un formaggio che sa farsi notare. Eccellente prodotto locale è la crema d’aglio (sì, avete capito bene). Buonissima da tartine, per commensali coraggiosi.
A Quissac (4 km. da Sauve) c’è una gigantesca farmacia e parafarmacia. Tanto per dire, gli acquisti si fanno con il carrello da supermercato. Troverete tutte le marche più note di creme e detergenti e altre (ottime) meno note, oltre che tutti i farmaci e i rimedi omeopatici. I prezzi: la metà o meno di quelli italiani, sensibilmente più bassi anche di quelli della media (già conveniente) francese.